Le fusioni di ghisa, acciaio, alluminio, rame, leghe varie avvengono in crogioli refrattari, acidi o basici e di differenti capacità a seconda delle esigenze del cliente, che vengono abbinati solitamente ad una meccanica di rovesciamento per riempire stampi o versare in canali di colata.
Diversamente per la fusione di leghe o metalli preziosi come argento, oro, platino, etc. si utilizzano crogioli in grafite o carburo di silicio con capacità più limitate.
Negli impianti di fusione i crogioli sono alloggiati all’interno dell’induttore per consentire il trasferimento di potenza elettrica dal convertitore statico di media frequenza, opportunamente dimensionato per potenza e frequenza in base alla produzione oraria richiesta ed al materiale in fusione.
Forni per la fusione di acciaio e metalli non preziosi – Brochure